KABAT-ZINN nel suoi testo “Dovunque tu vada ci sei già. In cammino
verso la consapevolezza” (1) illustra l’importanza del non fare, di
fermarsi, di sperimentare l’essere: “Un buon modo di interrompere le
nostre occupazioni è passare per un momento alla ‘modalità dell’essere’.
Valutate semplicemente questo momento, senza tentare affatto di
cambiarlo. Cosa sta accadendo? Cosa provate? Cosa vedete? Cosa sentite?
Quando ci si ferma, l’aspetto curioso è che immediatamente si diventa
se stessi. Tutto appare più semplice. In un certo senso è come se foste
morti e il mondo continuasse. Se moriste realmente, tutte le vostre
responsabilità e obblighi svanirebbero d’incanto.
Riservandovi alcuni attimi di ‘morte volontaria’ arginando le
pressioni del tempo, finché vivete sarete liberi di ritagliarne una
parte per il presente. ‘Morendo’ ora, in questo modo, in realtà divenite
più vivi. Questo è il vantaggio di fermarsi. La pausa contribuisce a
rendere più vivaci, ricche e articolate le azioni successive, aiuta a
inquadrare nella giusta prospettiva tutte le preoccupazioni e
insicurezze. Serve da guida.
Più volte nel corso della giornata, fermatevi, sedetevi. Accettate
senza riserve il presente, le vostre sensazioni. In questi momenti non
cercate di cambiare nulla, limitatevi a respirare e rilassarvi.
Respirate, lasciate correre; astenetevi dal voler produrre qualcosa di
diverso in questo momento; mentalmente ed emotivamente lasciate che
questo momento sia esattamente com’è e lasciate a voi stessi la libertà
di essere così come siete. Poi, quando sarete pronti, muovetevi nella
direzione dettata dal cuore, consapevoli e risoluti.”
Anche William Hart, nel suo testo “L’ARTE DI VIVERE”(2), spiega l’importanza di sedersi e sviluppare l’autoconsapevolezza vivendo nel qui e ora: “Quando
ci sediamo tranquilli e fissiamo l’attenzione sul respiro, senza
l’interferenza di alcun pensiero, attiviamo e manteniamo un salutare
stato di autoconsapevolezza.
Questo istante, il presente, è proprio il più importante. Non
possiamo vivere nel passato, perché se ne è andato. Non possiamo vivere
nel futuro, perché ancora non esiste. Possiamo vivere solo nel presente.
Se siamo inconsapevoli delle nostre azioni presenti, siamo condannati
a ripetere gli errori del passato, e non potremo mai riuscire a
realizzare i nostri sogni nel futuro. Se siamo in grado di sviluppare la
capacità di essere consapevoli del momento presente, possiamo servirci
del passato, come guida, per regolare le nostre azioni future.
Questo è il sentiero del qui e ora, della consapevolezza del momento presente.
Fissare l’attenzione sul respiro favorisce lo sviluppo della
consapevolezza del momento presente. La giusta concentrazione consiste
nel mantenere questa consapevolezza il più a lungo possibile, momento
dopo momento. Ogni giorno, nel compiere le azioni abituali, dobbiamo
essere concentrati.”
E’ importante fare le cose ascoltandosi ed osservandosi con
attenzione ad iniziare dal respiro, dalle sensazioni corporee, una sorta
di automonitoraggio per valutare momento per momento se quello che si
sta facendo è in linea con il proprio desiderio, il proprio bisogno. E’
un contattare le proprie sensazioni in cerca del meglio per sé e
considerando gli obiettivi che si vogliono perseguire con piacere,
passione, motivazione, impegno.
Ci sono degli sport che aiutano in questa presa di coscienza emotiva, fisica, corporea e mentale,
quali le passeggiate, le camminate, la corsa lenta e la meditazione,
sono attività che sembrano una perdita di tempo ma aiuta a rinforzare la
mente ed anche a preparare il fisico.
Sarebbe necessario avvicinarsi, frequentare persone, maestri che ti
possono indicare una strada, un percorso da seguire, che include
autoconsapevolezza, calma, meditazionie, attesa, preparazione, senza
richiedere tutto e subito. Il percorso è duro ma come tutte le cose che
si vogliono ci vuole impegno, determinazione, costanza e resilienza,
ogni volta che capita che si devi dal percorso non bisogna preoccuparsi,
succede, è importante riprendere la strada giusta.
- KABAT-ZINN J., Dovunque tu vada ci sei già. In cammino verso la consapevolezza, Tea pratica, Milano 2013, pp. 20-21.
- ) William Hart, L’ARTE DI VIVERE, La tecnica di meditazione Vipassana come insegnata da S.N.Goenka, Edizioni ARTESTAMPA, 2011, Modena.
380.4337230 – 21163@tiscali.it
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