domenica 15 giugno 2014

CELIACHIA E SPORT: GRAZIE A UNA DIETA GLUTEN-FREE ANCHE CHI SOFFRE DI CELIACHIA PUO’ OTTENERE PERFORMANCE ELEVATE



Milano, 15 giugno 2014 – Con l’arrivo dell’estate e l’inizio dei Mondiali (http://www.fifa.com/worldcup) lo spirito sportivo ci pervade: si è più invogliati ad allenarsi; ci si iscrive in palestra; si va a correre; si valutano nuovi sport e si organizzano partite al campetto con gli amici, un po’ per emulare i campioni italiani, un po’ per portar loro fortuna (http://www.figc.it/).
Naturalmente nell’approcciare un nuovo stile di vita e aumentando l’attività sportiva tutti possono incontrare qualche difficoltà, costretti ad affrontare sforzi e affaticamenti fuori dalla norma, ma per qualcuno allenarsi potrebbe rivelarsi più faticoso del previsto: celiaci inconsapevoli (o che non curino dovutamente l’intolleranza al glutine) troveranno particolarmente problematica la pratica sportiva.


I sintomi della celiachia, un’intolleranza caratterizzata da una reazione immunitaria al glutine (proteina presente in diversi cereali), possono diventare più gravosi per chi svolge attività fisica. La celiachia, infatti, può comportare malassorbimento di elementi quali vitamina B12, acido folico, ferro, calcio, e magnesio, fondamentali per chi si allena e pratica sport a livello agonistico e amatoriale.  Inoltre questa intolleranza conduce a un’infiammazione cronica a livello dell’intestino, causando nei soggetti che ne sono affetti frequenti e copiose scariche diarroiche. Ciò significa che la celiachia non trattata determina una sostanziosa perdita di liquidi, oltre che di ulteriori elettroliti , conducendo alla disidratazione. Ogni atleta, dall’amatore al professionista, è consapevole dell’importanza dell’idratazione per la pratica sportiva; e sa che durante l’allentamento è importante introdurre liquidi per raffreddare i muscoli contratti e reintegrare l’acqua persa con la sudorazione.  E’ dunque facile comprendere come una celiachia non curata possa influenzare le prestazioni fisiche di chi ne è affetto; privato dei nutrienti fondamentali e costretto a idratarsi più spesso del normale.


I problemi causati dall’intolleranza al glutine sono particolarmente gravosi per chi si avvicina all’attività fisica per la prima volta, perché la costruzione (e il ripristino) di massa muscolare necessitano di un apporto di vitamine e minerali superiori alla media.  Non per questo i principianti che si avvicinano a uno sport per la prima volta devono sentirsi svantaggiati e scoraggiarsi: sforzo muscolare e fabbisogno vitaminico e di sali minerali sono preoccupazioni costanti anche per gli atleti professionisti.

Gli impedimenti fisici non sono l’unica barriera: quando si parla di sport, atteggiamento e concentrazione rappresentano metà della prestazione. E’ perciò naturale che incontrare certe difficoltà i porti a una diminuzione di buon umore, autostima e voglia di fare, con un conseguente calo dei risultati per chi pratica agonismo; o conducendo i neofiti all’abbandono dei buoni propositi.
Ma la celiachia non deve rappresentare un ostacolo né per gli atleti professionisti né per gli inesperti decisi a iniziare uno stile di vita più salutare e attivo. Fortunatamente è sufficiente seguire una dieta senza glutine per risolvere questi problemi e ottenere gli stessi risultati di sportivi e atleti non celiaci. Per maggiori informazioni in merito alla dieta senza glutine potete visitare la sezione dedicata del sito dell’Associazione Italiana Celiachia (http://www.celiachia.it/menu/neo/neo.aspx?SS=540&M=539) o del Centro per la Prevezione e la Diagnosi della Malattia Celiaca (http://www.policlinico.mi.it/malattiaceliaca/nutrizione-celiachia.html).
Benché sollevati dall’esistenza di una soluzione, ci si potrebbe comunque preoccupare nel momento in cui l’attività sportiva prescelta imponga un regime dietetico molto rigido, ma anche per l’atleta che segue una dieta specifica, la celiachia oggi non rappresenta più un problema, grazie alla varietà di prodotti presenti sia in farmacia che nei supermercati (http://www.dsglutenfree.com/it/prodotti) (http://www.schaer.com/).  Lo sa bene Sabine Lisicki,  campionessa di tennis e testimonial per Dr. Schär di una grande campagna informativa sulla sensibilità al glutine. Anche lei ha scoperto di essere sensibile al glutine dopo aver perso i sensi sul campo da gioco. Non è stato facile scoprire la sua condizione, ma ora può allenarsi serenamente e senza scendere a compromessi, grazie al nuovo regime alimentare. 

Non ci sono, insomma, più scuse per mancare ai propri obiettivi sportivi: ci si può lasciar ispirare dai campioni italiani, fare esercizio e praticare sport. Se sembra che l’intestino costituisca un ostacolo, si può provare iniziare a informarsi (http://www.megliosenzaglutine.it/), fare un test per scoprire se si ha un’effettiva sensibilità e, in caso di risultato positivo, cambiare dieta e continuare ad allenarsi!



Dr. Schär, azienda leader del senza glutine in Europa, con sede a Postal (BZ), da oltre 30 anni offre esperienza e qualità nella produzione di alimenti gluten free.
L’impegno dell’azienda è permettere a tutti coloro che devono seguire una dieta senza glutine di non rinunciare al nutrimento e al gusto. Per questo, la filosofia aziendale di Dr. Schär è quella di ampliare costantemente il proprio ventaglio di offerta, dagli alimenti secchi a quelli surgelati, in modo da proporre soluzioni alimentari sempre più varie e gustose: il portfolio generale  offre prodotti che vanno dal pane alla pasta, dai biscotti ai crackers, dalle farine ai piatti pronti.


www.ssmlsandomenico.it

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